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La Puglia è solo un luogo turistico?

  • Ilaria Vitali
  • 17 apr
  • Tempo di lettura: 4 min

Tra cliché e verità nascoste, un viaggio nella Puglia che non è solo meta turistica ma terra di storia, identità e legami profondi con il mare.


🏆 Articolo detentore del 2° posto al Premio giornalistico "Renato Moro"

 


La chiamano Africa, eppure essa nasconde dentro di sé anni e anni di storia, cultura e bellezza. Si è sempre parlato del Meridione in modo dispregiativo, senza in realtà conoscerne la vera essenza.

La Puglia non è solo turismo: è nota per i trulli di Alberobello, per le Grotte di Castellana o per il centro storico leccese, ricco di arte barocca. Ma la Puglia è anche aria che profuma di autenticità: profuma delle masserie, delle case delle nonne, ma soprattutto profuma di mare, che pervade i pensieri e li azzera totalmente. Più giù, all’estremo lembo, lì dove finisce la terra e inizia il mare, lì dove i mari si incontrano, lì dove i volti bruciati dal sole dei pescatori raccontano una storia, lì, a Santa Maria di Leuca, risiede una terra pura, “luminosa”, come dice il suo nome, che porta con sé millenni di storia: dal faro, il secondo più alto di tutta Europa, alle scalinate volute da Mussolini per celebrare l’Acquedotto Pugliese; dal lungomare Cristoforo Colombo, costeggiato da ville lussuose e bagnarole, fino al mare con le sue grotte, tra cui Punta Ristola e Punta Meliso. Santa Maria di Leuca non ha un vero e proprio centro storico, perché tutto racconta la sua storia. Passeggiando sul lungomare si notano solo ville e persino un castello: qui, un tempo, viveva gente nobile e benestante che si affacciava ogni giorno alla finestra per “respirare il mare”.


Intervista a Francesco Vitali, marinaio di Santa Maria di Leuca


Cosa la appassiona del suo lavoro? Perché ha scelto proprio questo?

“Forse sarà una risposta semplice e scontata, ma l’amore per il mare e per la pesca è ciò che mi ha spinto a diventare quello che sono tuttora: un semplice comandante, ma della costa più bella. In fondo, le cose e le risposte semplici contraddistinguono noi pugliesi dal resto d’Italia. Guardare il mare è sempre stata una delle migliori medicine: che esso sia calmo o in mareggiata acquieta sempre i miei pensieri. Fin da ragazzo passavo interi pomeriggi a osservarlo, a sentire il rumore delle onde e il loro odore, e ancora oggi, ogni volta che lo guardo mi riporta la stessa pace di allora.”

 

Perché la pesca la appassiona così tanto?

“La pesca è un mestiere che richiede costanza, passione e, soprattutto, solitudine. Tutti, ogni tanto, sentiamo il bisogno di uscire dalla nostra routine. Oggi i giovani dicono spesso: ‘ho bisogno di staccare la spina’. Per me, e per molti altri comandanti, la pesca è proprio questo: un modo per immergersi nella natura, per passare ore ad osservare il mare e la vastità dei pesci che lo abitano. Osservare l’alba o il tramonto in barca è uno degli spettacoli più belli della natura a cui un marinaio possa assistere.”

 

Perché ha deciso di restare qui?

“Questa è casa mia. Il mare, le grotte, il lungomare: sono parte di me, e distaccarsene sarebbe molto difficile. Quando avevo vent’anni, la maggior parte dei miei coetanei partiva per la Svizzera senza farvi più ritorno, perché lì la vita era più semplice e offriva maggiori opportunità. Ma chi tornava qui, nel proprio nido, trovava sempre difficile andarsene di nuovo. Questa è una terra dai mille ricordi e profumi: una volta che la vivi, non puoi più lasciarla.”

 

Quale tra i due versanti è il più bello?

“Questa è una delle domande più gettonate dai turisti. Ma mi dispiace dirle che una vera risposta non c’è. La scelta è soggettiva, perché i due versanti, pur appartenendo alla stessa costa, sono molto diversi. Il versante ionico ha un fondale basso e sabbioso, che trasmette un senso di sicurezza. Grazie a esso, le sue acque si colorano di un verde-azzurro quasi artificiale. Il versante adriatico, invece, ha un fondale roccioso e molto profondo, ideale per chi ama fare snorkeling o immersioni in apnea’’.

 

Dove si può osservare il punto d’incontro tra i due mari?

“Leuca è famosa per Punta Meliso, il punto in cui Ionio e Adriatico si incontrano. Da qui, a soli dieci metri dalla costa, si può notare il passaggio tra i due mari: nel versante ionico la profondità è di 12-14 metri, mentre nell’Adriatico scende rapidamente fino a 35-55 metri.”

 

E Punta Ristola?

“Punta Ristola è il punto più estremo d’Italia, la punta del tacco. Si trova sul versante ionico, affiancata a pochi metri dalla Grotta del Diavolo, così chiamata perché, durante le forti mareggiate, il mare entra nella grotta comprimendo l'aria. Quando l'aria viene espulsa, emette suoni inquietanti.”

 

Quali sono le grotte più belle dei due versanti?

“Nello Ionio, la Grotta delle Tre Porte è la più suggestiva. Ha tre imbocchi che si uniscono in un’unica cavità, creando meravigliosi giochi di luce grazie al riflesso del sole.

Nel versante Adriatico, invece, la Grotta di Ortocupo, nota come Grotta del Soffio, è quasi invisibile a chi non conosce il territorio. Si può visitare solo avvicinandosi a nuoto. Il suo nome deriva dal fenomeno che si verifica al suo interno: il mare comprime l’aria, espellendo un getto d'acqua simile a un soffio.”


Intervista a Mattia Buccarello, 20 anni


Perché hai deciso di non lasciare questo posto?

“Questa è una domanda che molti turisti mi fanno.

Ci sono tante ragioni per andarsene, ma io ho scelto di restare perché questo posto è casa mia. Non mi offrirà grandi aziende o convegni dove far sentire la mia voce, ma mi offre qualcos’altro: la bellezza del mare, la tranquillità delle strade rispetto alla frenesia della città, un equilibrio perfetto tra isolamento e caos.

Io sono nato qui, ci ho vissuto, ho la mia famiglia, i miei amici e il mio lavoro.

Alla tua domanda, vorrei rispondere con un’altra domanda: se nessuno resta più, se tutti quelli che sono necessari vanno via, cosa succede?”


 

Mattia e Francesco, due generazioni diverse con 40 anni di differenza, ma con lo stesso amore per la propria terra e il proprio mare. La Puglia, forse, non offrirà le stesse possibilità di Milano o Torino. Ma insegna a vivere e a essere felici con ciò che si ha.

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