10 marzo 2025: i nostri 100 giorni
- Carla Prontera
- 14 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Come ogni anno, feste, banchetti e una giornata intera in compagnia per non pensare agli esami sempre più vicini
I 100 giorni all’inizio degli esami sono diventati una celebrazione quasi sacra, un momento imperdibile per ricordare con amara nostalgia i cinque anni trascorsi insieme tra le mura scolastiche. L’ansia per gli esami inizia ad avvicinarsi ma ancora non è il momento di preoccuparsi: le classi quinte di tutte le scuole, infatti, si sono svuotate, lasciando spazio alla tradizione, la cui origine risale, secondo una leggenda, al 1840, quando ai soldati di un’accademia militare di Torino fu comunicato il decreto regio per cui i corsi si sarebbero conclusi entro tre anni, non avendo più una durata variabile. Da quel momento, gli allievi iniziarono il conto alla rovescia festeggiando in particolare i 100 giorni, ricordati come MAk P 100.
Anche se la tradizione dei 100 giorni è particolarmente radicata in Italia, altre nazioni hanno sviluppato tradizioni simili in occasione degli esami di fine ciclo scolastico: in Polonia, per esempio, gli studenti festeggiano con un ballo. Le modalità di festeggiamenti variano a seconda delle regioni e delle scuole: chi preferisce feste in spiaggia, chi organizzare gite fuori porta e chi, invece, un ritrovo più intimo tra amici, tra banchetti conviviali e riti scaramantici. Alcuni giornali hanno previsto per quest’anno una festa maxi rispetto agli altri anni, in particolare in Toscana, in cui i festeggiamenti sono iniziati sabato 8 marzo e conclusi martedì 11, coinvolgendo migliaia di ragazzi provenienti da tutta Italia. Feste, serate in discoteca e momenti di convivialità rappresentano le ultime occasioni dei maturandi di godere di momenti di spensieratezza insieme ai compagni, prima della pressione dovuta alla preparazione agli esami.
Gli Stampacchiani quest’anno hanno scelto di trascorrere i tanto attesi 100 giorni nella tranquillità di ambienti come case in campagna o vista mare, ciascuno con la propria classe. Chi si è organizzato con cibi pronti da casa, e chi, invece, ha preferito occupare parte del tempo a cucinare o a grigliare la carne. Tutti, indistintamente, hanno voluto ricordare la giornata con una torta personalizzata, con su scritte frasi o citazioni significative:
È tradizione, inoltre, indossare magliette bianche con su scritti i soprannomi o dei simpatici nomignoli che richiamano le peculiarità di ciascun ragazzo, accompagnati dal rispettivo numero di elenco, per richiamare lo stile delle maglie da gioco.
Insieme, tra abbracci sinceri, balli di gruppo, canti nostalgici e ricordi che scaldano il cuore, i maturandi hanno vissuto questa esperienza unica tra la spensieratezza del momento e la consapevolezza che, nonostante stia per finire un bellissimo capitolo della loro vita, resteranno sempre parte di loro gli indelebili legami che si sono creati e rafforzati nei cinque anni trascorsi insieme.
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